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Giorno 19 agosto ci siamo ritrovati con il Team Shimano presso Camigliatello Silano (Cs), per poi recarci sulle sponde del lago Cecita alla ricerca del Persico Reale. È stata una giornata molto divertente, le catture si sono susseguite soprattutto nelle ore che precedevano il tramonto. La pescata si è svolta nelle ore centrali nelle zone di acqua profonda, ma la presenza di fitoplancton e l’elevata temperatura non hanno attivato completamente i pesci. Pochi persici e qualche cavedano sono venuti a farci visita, ma pescando con gomme e jerk qualcosa è uscita, nei pressi del primo gradino a circa 15 metri dalla riva. Il pomeriggio è cambiato tutto, ci siamo spostati su uno spot con una profondità media (circa 8/10 metri), utilizzando gomme di 4 pollici e testine tra i 7 e i 10 grammi le catture si sono susseguite. Dalle 16:30 in poi i persici mangiavano su jerkate secche, per poi dopo quest’ultima l’attacco avveniva quasi a contatto con il fondo, quindi nella fase terminale della calata. I colori di gomme che hanno reso più di tutti sono stati il bianco, nelle ore centrali; giallo, nero e argento negli orari del tramonto. Una parentesi va fatta anche sul l’attrezzatura utilizzata: ho utilizzato la zodias 4/12 grammi con abbinato uno stradic c3000 c14+, in bobina avevo il kairiki dello 0.12 con uno shock dello 0.25 (aspire fluoro carbon). I pesci pascolavano sul secondo gradino (intorno ai 20 metri dalla riva), questa combo, infatti, mi è stata molto utile nell’alzare i pesci dal fondo, l’elevatissima resistenza all’abrasione del fluoro carbon e la potenza di canna e mulinello hanno avuto la meglio anche su pesci di taglia. L’ultima ora di pesca ho deciso di svolgerla a top water, anche li gli attacchi si sono susseguiti, su wtd di circa 4 centimetri e micro popper. Molti i pesci di taglia medio/piccola, ma gli attacchi a galla restano sempre bellissimi e adrenalinici. È stata una giornata all’insegna del divertimento, della buona compagnia e sopratutto della vera pesca, quella dalla quale riesci a cogliere la vera essenza di questo bellissimo sport. (Simone Ferraro)
Afose giornate estive. Le spiagge affollate e la persistente alta pressione rappresentano un freno per chi, come me, lancia in mare esche artificiali. Ma la Calabria, terra custode di un inestimabile patrimonio naturalistico, è in grado di offrire una valida e fresca alternativa: la pesca al persico reale nei grandi laghi silani!
Predatore molto vorace e spesso gregario, il persico sa essere un grande combattente, a dispetto della sua taglia contenuta, caratteristica questa che lo rende una delle prede più sportive da ricercare a spinning.
Il suo singolare modo di inghiottire l’esca, quasi a ridosso del fondo, o di ghermire artificiali di superficie su bassissimi fondali, con delle adrenaliniche esplosioni dell’acqua, impongono l’utilizzo di attrezzi specifici, sensibili ma dotati di una buona riserva di potenza, in grado di contrastare le poderose fughe del pesce tra numerosi ostacoli sommersi.
La Zodias 4-12 gr, abbinata ad un buon 2500 o 3000, come il nuovo Stradic FL, è perfetta per questo scopo, garantendo la massima sensibilità e la giusta “schiena”.
La giornata è stata proficua, condita da numerose catture, altrettanti rilasci e tante risate. Insieme a Domenico, Stefano, Pierluigi e Simone abbiamo trascorso qualche ora in un posto magico, completamente immersi nella natura non antropizzata, in cui il fine non era la cattura del pesce, ma gustarsi ogni momento che quel luogo fatato ci ha regalato.
Alessandro Gabriele