Pubblicato il 02-08-2021 in Magazine

Spinning al Dentice - Sometimes dreams come true

Lo spinning in mare a volte regala sorprese inaspettate, perché quando si lancia un artificiale in mare non sai mai da che pesce verrà attaccato, ecco si potrebbe sintetizzare così questa cattura che resterà impressa nella mia mente per tanti motivi. 
Una calda domenica di fine luglio, soliti spot e punti memorizzati che negli anni tanto mi hanno dato e che a volte invece preso, perché le catture di dentici in acqua relativamente bassa non sempre finiscono nel migliore dei modi, ma è l'essenza della pesca, il mare da il mare prende. 

Ed è proprio per questo motivo, che negli anni ho cercato sempre di trovare l'attrezzatura adatta a questo scopo, si perché un pesce perso ci può sempre stare, ma almeno con un attrezzatura idonea ce la si può giocare nei migliori dei modi, Gloomis Imx Pro blue 843,Shimano Stella 5000SWC,trecciato Kairiki8 VT dello 0,19 finale in Fluorocarbon Ocea Leader ex floro da 30lb e un Jig della Shimano, il Coltsniper Iwashi Rochet da 40g, cosi era composta la mia attrezzatura in quella calda domenica di luglio. 

Lanci a sondare la zona, sempre vigile perché la tanto attesa "botta"  può arrivare sempre, in ogni momento. 

Non ricordo esattamente dopo quante jerkate(anche se il termine è inappropriato considerando che stavo utilizzando il Coltsniper Iwashi Rochet) è avvenuto l'attacco, ma ricordo esattamente la botta in canna, la rapida ferrata della Imx Pro Blue 843 e lo Stella che "urlava" nella prima fuga devastante di un pesce che sentivo grosso in canna, ma di cui non sapevo ancora la reale grandezza, una fuga lunga verso il largo, costante, nervosa, potente, e la consapevolezza di avere l'attrezzatura adeguata in quel momento non leniva comunque la paura di perderlo...  poi ricordo una pausa di questa fuga, io che ho iniziato a pompare il pesce,tra testate inconfondibili da dentice, poi altre fughe sempre più brevi e testate continue finché ho iniziato a vederlo, li ho realizzato quanto fosse grande, ed è lì che ho avuto ancora più paura di perderlo, perché dopo averlo visto mi avrebbe fatto ancora più male, invece dopo averlo sgallato sono riuscito ad inguadinarlo, pesce maestoso, imponente, con il cuore a mille e il fiato corto, guardavo questa meraviglia chiedendomi come ci fossi riuscito a tirarlo fuori, quei pesci che fai fatica a credere reali, invece era lì...

 

Un altro dono del mare che porterò per sempre nella mia mente, un altra storia che porterò nel cuore, quel cuore che ha battuto all'impazzata, un altra storia, questa volta a lieto fine che mi ricorderà che quando lanci un artificiale in mare non sai mai da che pesce verrà attaccato. 

 

ORONZO DI TANNO