New Shimano Zodias... proprio la canna che mi aspettavo!

Da possessore del modello precedente, questa mi ha veramente stupito; ormai la utilizzo da tempo portandola con me in diverse battute di pesca, e devo dire che ho avuto le risposte che mi aspettavo.

Il nuovo modello ha subito  delle migliorie che la  rendono più performante in termini di sensibilità, rapidità, e leggerezza.

Il cambiamento che risalta di più è il Calcio in carbon Monocoque, una sezione cava che funge da cassa di risonanza, ed amplifica le vibrazioni trasmesse dal fusto direttamente sulla placca in CI4+ avendo cosi una marcia in più con l'utilizzo di piccole esche  montate su jighead o spiombate e piccoli minnow. 

Altra miglioria è l'incremento di potenza del blank grazie alla tecnologia esclusiva di Shimano Hi-Power X; una nastratura che avvolge tutto il fusto dal calcio fino alla vetta e che lo rende potente, reattivo  e privo di torsioni.

E quando in alcuni casi c'è stata necessità di spingermi con esche più pesanti, ovviamente con una certa accortezza e senza esagerare, si e rilevata all'altezza della situazione.

Un altro dettaglio sono l'intera scalatura Fuji  Alconite KL Gunsmoke che permetto una scorrevolezza maggiore del trecciato in fase di lancio rispetto ai classici fuji y e risultano  molto resistenti alla corrosione marina. 

Un altro accorgimento molto importante riguarda placca portamulinello in Ci4+ che è stata alzata di 4 Cm, il che rende la canna più performante e precisa in fase di lancio.

Il mio modello  preferito è la Zodias 270M-2;  una canna adatta allo spinning medio, con la possibilità di "azzardare" con esche leggermente più pesanti ma no troppo voluminose, che potrebbero compromette l'azione di pesca.

Da il meglio di se con esche softbait, piccoli JerkBait, e minnow fino a 15 grammi, e metal jig non oltre i 25 grammi.

Ho avuto la fortuna di portare a riva pesci importati tra questi grosse spigole, piccoli tunnidi, Barracuda, e serra grazie alla bella schiena nonostante sia una canna per lo Spinning leggero.

Antonio Crasà.