Pubblicato il 07-10-2015 in Eventi di pesca

World Carp Classic 2015: il report di Davide e Andrea

Sono gli ultimi giorni di Luglio quando ci arriva una mail di Shimano che ci chiede ci partecipare per il Team Shimano Dynamite al WCC 2015.

Non possiamo dire di essere sorpresi perché aspettavamo con ansia questa chiamata ma l'emozione è comunque forte!
Breve giro di mail e chiamate e la richiesta si trasforma in iscrizione: parteciperemo anche quest’anno al WCC.

Come prima cosa ci studiamo il regolamento e la cartina del lago di Madine e decidiamo una prima strategia che consiste nella scelta delle esche:

Optiamo per The Crave e The Source Dynamite Baits di diametro del 20 per pasturare, nella variante classica oltre alla novità solubile che permette di entrare velocemente in pesca.

Per l’innesco, dati gli ottimi risultati ottenuti nelle acque italiane, decidiamo di stare sulle Hardened Hookbaits del 26, per fare una selezione di taglia evitare pesce di disturbo e garantirci di rimanere in pesca anche per più di 24 ore in caso di necessità o di maltempo.

Per bilanciare abbiamo deciso di scegliere le nuove pop up The Source bianche e le intramontabili Pineapple Banana.

Sbrigata tutta la burocrazia, e organizzato il viaggio è già tempo di partire!


Sabato 19 settembre ore 21:30, una volta finito di caricare il furgone, si parte alla volta della Francia e dopo 8 ore eccoci all’alba al lago di MADINE:
Le prime luci iniziano ad illuminare il lago, sulla destra vediamo le tende dei nostri colleghi e sfidanti giunti nei giorni precenenti, di fronte a noi il riflesso dell’acqua, la nebbia che si alza e, anche se stanchi, decidiamo di fare un breve giro di perlustrazione.


Iniziamo a sognare ad occhi aperti e a rimanere assorti nei pensieri, quando raggiungiamo e veniamo accolti allo stand Dynamite, dove veniamo omaggiati con la divisa ufficiale e possiamo sbirciare in anteprima le numerose novità 2016.

Facciamo la registrazione e arriva il momento di estrarre il numero “92”  con cui sceglieremo la postazione; ci si prospetta una lunga attesa.

Catapultati nella parata, orgogliosi di sventolare la bandiera Italiana, attendiamo piantina alla mano il nostro turno per estrarre la postazione e tra le poche palline rimaste ci capita la numero “3”. 
Breve sopralluogo e capiamo da subito che l'avventura sarà difficile, molto difficile. Siamo all’interno di un ansa molto stretta, rischiamo di rimanere "chiusi" dalle altre postazioni e la possibilità che il pesce riesca a passare risulta molto difficile.

Dopo una notte quasi in bianco è già il momento di cercare gli spot giusti: la nostra posta è all’interno di un bosco, molto vicina agli altri concorrenti e di fronte a noi abbiamo un ansa.
L'acqua è molto bassa, raggiunge nel punto più alto i 3 mt ed il fondo è ricoperto da un folto tappeto di alghe che ci costringe a cercare gli unici spazzi liberi composti di sabbia gialla che, grazie al sole del primo giorno, riusciamo fortunatamente a trovare. Per calare ci avvaliamo di una telecamera a colori di ultima generazione che ci garantisce di pescare nel pulito.

Abbiamo a disposizione 4 canne, variamo gli inneschi e la pasturazione per cercare la strategia migliore. La notte passa tranquilla ma capiamo da subito che i nostri dubbi erano fondati: i pesci escono alla postazione 1 e dalla 9 alla 11 i due punti d’ingresso dell’ansa. Lo sconforto inizia a salire  ma noi non molliamo: dopo tutta la strada e la fatica che abbiamo fatto continuiamo a pescare come sappiamo fare nella speranza che qualche pesce riesca a giungere sul nostro innesco. Le notti si susseguono, come il tempo che varia da sole a pioggia battente, dal leggero tepore del giorno al freddo pungente della notte. Per due volte il vento costringe gli organizzatori al fermo barca le condizioni sono molto dure e lo sconforto di non essere riusciti a prendere pesci cresce. Più volte veniamo ingannati da partenze di breme di notevoli dimensioni,  aumentiamo il diametro delle esche e pasturiamo grosso e preciso sull’innesco. Ormai è l’ultima notte, l’unica speranza è prendere qualche pesce grosso.

Alle 2 finalmente il segnalatore impazzisce ed eccoci nel mezzo della notte a combattere la nostra prima carpa francese, la tensione è massima nonostante la nostra esperienza e tutti i pesci presi in carriera; sembra di combattere per la prima volta, la tensione è al massimo così come la paura di commettere un errore.. e invece no finalmente è a guadino!  

Ci siamo anche noi, Andrea e Davide, con una bella Regina da 12,1 kg a guadino ingannata da un innesco The Crave hardened del 26 e Pop up The Source del 20.

La notte rimaniamo svegli in attesa, ci illudiamo con un'altra falsa partenza che ravviva le nostre speranze ma ormai sono le 8:00, la gara è finita .

Chiudiamo al diciottesimo posto siamo tra i primi 20 siamo lo stesso felici. E' stata una gara dura e lunga, la situazione del lago era molto difficile, sono usciti pochi pesci e solo 20 coppie sono riuscite a catturare; ci sentiamo fortunati di essere riusciti a farlo. Salutiamo gli amici, applaudiamo i vincitori ed ripartiriamo. Durante il viaggio di ritorno la stanchezza si fa sentire, parliamo di quello che abbiamo fatto e avremmo potuto fare tra sorrisi e battute, fino a quando finalmente non riabbracciamo le nostre famiglie.

Il Wcc 2015 è finito, è stata una fantastica esperienza, poter pescare con i migliori carpisti del mondo, vedere di persona alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia del carpfishing, potersi confrontare con i pescatori di tutto il mondo..il WCC è sempre qualcosa di magico, un'esperienza unica, un tornado di emozioni.
E’ da poco finito il WCC 2015 ma già siamo con la testa al WCC 2016!! Come sempre, è stato un arrivederci..

Davide e Andrea